domenica 31 ottobre 2010
Ciccicotti o "cicc cutt"
In questo periodo nella zona di Foggia e provincia, si preparano i cicc cutt, che tradizionalmente era il dolce fatto per il giorno dedicato a tutti i santi e il giorno dedicato ai defunti.
Ieri l'ho preparato anch'io, per nostalgia di quei sapori che con il tempo passano nel dimenticatoio.
A dire il vero, l'assaggiai una prima volta a casa di mia suocera un pò di anni fa, e lei da brava cuoca e rispettosa delle tradizioni, lo fa ogni anno in questo periodo.
Ho scoperto, appunto questo dolce, da lei e devo dire che essendo semplice e gustoso l'ho subito amato.
Viene ormai fatto in pochi paesi, ma con mia grande sorpresa, ho ritrovato alcuni siti che addirittura parlano di sagre dei ciccecuotte, come questo a Sant'Agata di Puglia "Sagra dei ciccecuotte",
ed anche nel blog di Ornella se ne parlava come "La colva"
In passato, infatti, un'antica usanza vedeva in molti paesi del foggiano, preparare nel periodo dedicato ai defunti, questo semplice dolce, fatto di ingredienti poveri e che si avevano in casa: chicchi di grano cotti, acini di melograno e vino cotto di uva.
I bambini, una volta, nel periodo dei morti bussavano alle porte delle abitazioni e, al canto di un ritornello, chiedevano un pò di "cicc cutt" e non caramelle e altro come oggi. ;D
Si insegnava ai bambini il rispetto di questo periodo, come rispetto per i propri cari defunti.
Un pò per esorcizzare la paura che potevano fare i defunti.
Ma a spaventare non erano i defunti..
In passato a spaventare era la povertà, e la povertà faceva modo che estro e fantasia si sprigionassero anche nei dolci e quindi si utilizzava tutto ciò che si aveva in casa.
Oggi invece sono io a spaventarmi per come un'usanza di rispetto é solo una grande festa di fantasia sì, ma soprattutto di spreco..... :(
Ma ok, forse l'evoluzione dell'uomo passa anche attraverso questo... ;D
Ma ora vi scrivo della ricetta.
Avendo a disposizione un pò di melograni, mi sono subito messa all'opera, volendo riassaporare quel gusto del passato e quindi come vi dicevo, gli ingredienti poveri ma belli della socerina sono:
@ 300 gr di grano
@ 100 gr di melograno
@ 100 gr di cioccolato fondente
@ 100 gr di mandorle o nocciole o noci o miscuglio di tutti e tre
@ 1 pizzico di cannella
@ 1 pizzico di garofano
@ Vino cotto d'uva 6 cucchiai
Cuocere il grano in abbondante acqua salata, farlo raffreddare e poi aggiungere i chicchi di melograno, il cioccolato a pezzetti grossolani, la cannella, il garofano, le mandorle sminuzzate e il vino cotto, mescolare, lasciare insaporire e poi assaporare.
Ed ecco qua i cicc cutt ;D
Chi ha altre ricette per questo dolce?
O qual'è il dolce della trdizione per voi, in questo periodo?
Scrivetemi le vostre ricette della tradizione se ne avete ;D
Baciiii ;D
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non conoscevo questo dolce, ti ringrazio di aver postato qualcosa di tradizionale, spero tanto che queste cose non si perdano, sono il nostro patrimonio...Un abbraccio e buona domenica...
RispondiEliminaIdem come sopra, mai sentito nè assaggiato nulla di simile....per ora!!!
RispondiEliminaMolto interessante la tua attenzione per la tradizione e il sapore "semplice" di prodotti un po' dimenticati.
Bacissimi, Fabiana
Grazie Pagnottina, questo post è bellissimo! Il bello della rete è proprio quello di poter arricchire il nostro bagaglio di conoscenze! Grazie ancora anche per il link.
RispondiEliminaBuon Ognissanti,
Ornella
non conosco questo dolce,ma ho intenzione di provarlo perchè mi interessano le ricette antiche,forse sarà l'età che avanza o che mi piacciono i dolci.
RispondiEliminaQuesto dolce l'ho assaggiato per la prima volta in vita mia l'anno scorso, esattamente in questo stesso periodo dell'anno. Una mia collega di lavoro, di Foggia, mi portò una ciotolina che conteneva questo dolce che mi disse essere caratteristico pugliese e lo mangiammo assieme durante la pausa caffè! Esteticamente non mi colpì particolarmente, ma mi bastò assaggiarne un cucchiaio per rimanerne conquistata, è buonissimo!
RispondiEliminaBaciotti e buona serata
Sabrina&Luca
Pensa che, pur essendo pugliese(della provincia di lecce), non conoscevo questo dolce! E' davvero interessante e speciale... Lo proverò e ti farò sapere se mi piace :-) Baci!
RispondiEliminaNon conoscevo questa delizia, deve essere strepitosa!!! Grazie per la ricetta, la proverò sicuramente! Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie ragazze e buon Ognissanti a tutti!!
RispondiElimina...mai sentitooo!! interessante! ank'io abbinato ciocco e melograno.. ma nn così però :-) ciao augurii!
RispondiEliminaChe bella coppa di dolce e salutare...:D...l'avessi visto ieri l'arvei fatto anch'io anche se nn avevo il tutto...:((:..nn e mai troppo dardi mai...:P.Complimenti nn l'ho mai assaggiato ma sn tutti ingredienti che mi piacciono.Ti abbraccio forte forte e ti auguro buon inizio settimana...smack
RispondiEliminaHai ragione, la penso come te sulle feste che perdono il loro vero significato e diventano solo spreco...
RispondiEliminaPerò hai colto un'occasione importante per far conoscere un dolce della tradizione della tua terra e questo è un patrimonio inestimabile che non deve andare perso.
Quindi apprezzo moltissimo questa ricetta che non conoscevo e come me credo tante altre persone....
Ti abbraccio e a presto
non sapevo di questa preparazione, la trovo particolare e molto invitante.
RispondiEliminaBuona serata
Si si sono proprio daccordo...oramai lo spreco la fa da padrone. Io mi ricordo bene i racconti che mi faceva mia nonna dei tempi di guerra...lei mi ha insegnato che era peccato buttare via alche la iù piccola cosa e c'era sempre un modo per fare cose gustose anche con pochi ingredienti semplici.
RispondiEliminaNon ho mai assaggiato questo dolcetto, ma è proprio il tipo di preparazione che mi piace di più, rustica e "delle campagne" ma molto golosa.
non fa per me ma è bellissimo!
RispondiEliminaper quanto riguarda lo sfrenato e insopportabile consumismo di halloween, non posso che dirmi d'accordo!
Particolare cara!!! e con queste belle e buone spezie deve avere un profumo e un sapore unico!!! complimenti :)
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